Come l’UE indaga su Meta per possibili violazioni del Digital Services Act, influenzando le elezioni e la trasparenza digitale.
A un mese dalle imminenti elezioni europee, la Commissione Europea ha avviato un’indagine formale contro Meta, la multinazionale dietro Facebook e Instagram, per presunte violazioni del Digital Services Act (DSA). L’obiettivo principale è valutare se Meta stia contrastando efficacemente la diffusione di pubblicità ingannevoli e campagne di disinformazione. Queste pratiche sono viste come minacce potenziali non solo per l’integrità delle elezioni, ma anche per i diritti dei consumatori e la democrazia stessa.
Focus sull’impatto della chiusura di CrowdTangle
Un punto critico dell’indagine è la decisione di Meta di cessare CrowdTangle, una piattaforma essenziale per il monitoraggio della disinformazione sui suoi social network. Acquistato nel 2016, CrowdTangle è stato un strumento vitali per giornalisti e ricercatori, ma la sua chiusura, prevista per il 14 agosto, solleva preoccupazioni significative sulla capacità di monitorare le narrazioni virali e i danni potenziali alla trasparenza e al dibattito pubblico.
Le implicazioni per la trasparenza e il dibattito pubblico sono enormi, dato che Meta non ha annunciato un sostituto adeguato per CrowdTangle. Con oltre 250 milioni di utenti attivi mensili nelle piattaforme di Meta nell’Unione Europea, l’assenza di uno strumento efficace di monitoraggio potrebbe compromettere la lotta contro la disinformazione nelle prossime elezioni.
Prossimi passi della Commissione Europea
La Commissione, mantenendo una posizione ferma, ha richiesto a Meta di fornire rapidamente dettagli sulle azioni correttive intraprese e si riserva di valutare l’imminenza e la gravità dei potenziali danni. Inoltre, insiste affinché Meta implementi misure per permettere un controllo pubblico in tempo reale, facilitando l’accesso a dati essenziali per ricercatori e funzionari elettorali.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato l’importanza di agire decisamente nei periodi elettorali. “Se sospettiamo una violazione delle regole, agiamo. Questo è sempre vero, ma lo è ancora di più nei periodi di elezioni democratiche,” ha affermato von der Leyen. La pressione è alta affinché le grandi piattaforme digitali rispettino i loro obblighi di moderazione e trasparenza, e la Commissione sembra determinata a far rispettare le regole.